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CATASTROFI NATURALI

Il termine "cat-nat" è un'abbreviazione di "catastrophe naturelle" (calamità naturali in francese) ed è un acronimo utilizzato nel settore assicurativo per indicare tutte quelle polizze che garantiscono il risarcimento dei danni provocati al patrimonio di famiglie, imprese ed enti a seguito di eventi quali terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, etc.

L'Italia è un paese molto esposto a questo tipo di eventi che causano ingenti danni alle infrastrutture, alle aziende e al patrimonio delle famiglie, per non parlare della perdita di tante vite umane.

Ad esempio, dal 2009 ad oggi si sono verificate nel nostro Paese oltre 40 alluvioni e diversi eventi sismici importanti; nel 2009 all’Aquila, nel 2012 in Emilia, tra agosto2016 e gennaio 2017 nel Centro Italia, a novembre 2019 a Venezia e l'alluvione in Emilia a maggio del 2023.

L'Istat ha reso fruibile un nuovo sito web sui rischi naturali con il dettaglio a livello comunale dei rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni, etc.


Nonostante la percezione dei rischi legati al verificarsi di tali eventi sia abbastanza alta nel nostro Paese, l'utilizzo delle assicurazioni è ancora poco diffuso.

In Italia, ci sono oltre 30 milioni di unità abitative private, con un valore di ricostruzione stimato intorno a 3.900 miliardi di euro.

L'ANIA (Associazione nazionale delle imprese di assicurazione) a settembre del 2022 ha comunicato che l’88,7% delle polizze fabbricato non presenta alcuna estensione assicurativa alle catastrofi naturali; dalla rilevazione effettuata, per tutte le polizze attive al 31 marzo 2022 è risultato che solo l’11,3% di queste prevede tale estensione.


Attualmente, meno del 2% delle aziende italiane ha stipulato polizze assicurative per proteggersi dai rischi di danno ambientale, come riportato dalla fonte Pool Ambiente. Secondo i dati Ania del 2022, oltre il 90% delle grandi imprese e il 67% delle medie-grandi sono coperte dalle alluvioni. Le piccole e le micro imprese, invece, raggiungono rispettivamente il 28% e appena il 3%: non è un gap da poco considerando che proprio queste costituiscono la fetta più ampia del nostro tessuto produttivo.


La ragione per la quale le polizze assicurative per le calamità naturali sono scarsamente diffuse è perché, nel nostro Paese, la gestione e la riparazione dei danni si basa, tradizionalmente, sull’intervento ex-post da parte dello Stato con risultati, peraltro, non sempre soddisfacenti; finanziamenti insufficienti, ritardi nell'erogazione degli aiuti, problemi burocratici, speculazioni di ogni tipo hanno sempre caratterizzato l'intervento pubblico.

Oggi e a distanza di tanto tempo ci sono ancora aree abbandonate, borghi fantasma e perdita irreversibile di attività economiche

Un maggiore ricorso da parte delle famiglie e delle aziende allo strumento delle assicurazioni comporterebbe vantaggi per tutti.

Lo Stato, anziché risarcire i danni ai privati, potrebbe destinare maggiori risorse alla prevenzione, al contrasto del dissesto idrogeologico e agli interventi sui beni di interesse pubblico con effetti positivi nel medio e lungo periodo.

I privati (famiglie e aziende) avrebbero la possibilità di essere risarciti in maniera più certa e diretta, senza dovere aspettare le lungaggini della pubblica amministrazione.

Purtroppo la volontarietà ad assicurarsi non è sufficiente in un paese in cui manca completamente la cultura assicurativa.

L'ideale sarebbe creare un sistema mutualistico che coinvolga lo Stato e le imprese di assicurazione.

In molti paesi europei e nel resto del mondo, come Francia, Spagna, Belgio, Regno Unito e Stati Uniti, un sistema simile è già in atto.

In questa ottica CINEAS ha voluto impegnare le migliori risorse assicurative del Paese e un gruppo di esperti ha realizzato un libro bianco dal titolo ”L’assicurazione delle calamità naturali e delle pandemie” presentato il 28/03/2023 nel corso di un convegno a Roma, nella sede istituzionale di Palazzo Montecitorio.

Alcune proposte di legge sono state presentate in Parlamento, come ad esempio la proposta di legge Rostan"Istituzione di un programma nazionale per l'assicurazione obbligatoria degli edifici privati contro i danni derivanti da calamità naturali”.

Questo programma prevederebbe una ripartizione dei ruoli tra il settore assicurativo e riassicurativo e lo Stato come garante di ultima istanza.

Inoltre, potrebbe essere istituito un apposito fondo di garanzia appositamente con la partecipazione di soggetti privati e pubblici.



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