WELFARE AZIENDALE
Il Welfare Aziendale e i Criteri ESG: Un Approccio Integrato alla Sostenibilità tra Strategia e Obbligo Civilistico.
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ll welfare aziendale è uno strumento strategico che permette alle imprese di supportare i propri dipendenti, migliorando benessere e produttività, e al tempo stesso soddisfare i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), sempre più rilevanti anche agli occhi di investitori e stakeholder.
Accanto a questo profilo volontario, il welfare aziendale può assumere anche la natura di obbligo civilistico e contrattuale. Infatti:
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L’art. 2099 del Codice Civile prevede che la retribuzione possa includere beni e prestazioni in natura. Se previsti dal contratto individuale o collettivo, i benefit diventano obbligatori.
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Diversi CCNL (come commercio, metalmeccanici, chimico-farmaceutico) hanno introdotto flexible benefits* obbligatori per tutti i dipendenti.
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Gli accordi aziendali o di secondo livello possono imporre piani di welfare vincolanti.
In sintesi, il welfare aziendale è sia una scelta strategica volontaria per aumentare competitività e sostenibilità, sia un obbligo giuridico quando previsto da contratti o accordi collettivi.
Welfare e Criteri ESG
E – Ambientale
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Incentivo all’uso del trasporto pubblico e collettivo
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Soluzioni di mobilità sostenibile per ridurre l’impatto ambientale
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Programmi aziendali di riduzione emissioni e consumo risorse
S – Sociale
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Supporto al reddito e al benessere delle famiglie
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Inclusione, parità di genere e valorizzazione delle diversità
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Ambiente di lavoro più equo e armonioso
G – Governance
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Investimenti in welfare come segnale di buona gestione aziendale
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Attrazione e fidelizzazione dei talenti
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Sostenibilità reale dei piani welfare, rafforzando la reputazione d’impresa​
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Welfare Aziendale Regole e Benefici Fiscali.
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Il welfare aziendale comprende somme, beni, prestazioni, opere e servizi messi a disposizione dei dipendenti. Ai sensi dell’art. 51 del TUIR e della Circolare Agenzia Entrate 5/E 2018, tali benefit possono essere esclusi dalla tassazione se rispettano alcune condizioni:
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Devono essere destinati alla generalità o categorie omogenee di dipendenti.
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Non devono sostituire direttamente somme in denaro.
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Se concessi solo a singoli dipendenti senza criteri oggettivi, diventano reddito imponibile.
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Esempi di Welfare Aziendale
Benefici esenti da tassazione
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Buoni acquisto e carburante
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Rimborso spese scolastiche (rette, libri, mense)
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Abbonamenti al trasporto pubblico
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Assistenza sanitaria integrativa
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Contributi a previdenza complementare
Benefici imponibili
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Premi individuali in denaro
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Bonus erogati solo a singoli dipendenti
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Benefit non rivolti a generalità/categorie omogenee
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Fonti di Finanziamento del Welfare Aziendale
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Un’indagine recente evidenzia che l’80% dei beneficiari di welfare aziendale accede a piani finanziati in modalità "on top" (erogazioni liberali dell’azienda). Questo approccio si distingue per:
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Flessibilità nell’utilizzo dei fondi
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Ampia copertura dei dipendenti
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Deduzione fiscale al 100% per l’azienda
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Conversione del Premio di Risultato in Welfare
Il Premio di Risultato rappresenta un’opportunità: i dipendenti possono scegliere tra la somma in denaro (soggetta a tassazione) o la conversione in benefit.
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I lavoratori godono della totale esenzione fiscale
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L’azienda può dedurre interamente i costi
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Welfare Aziendale: Normative
Il welfare aziendale può essere introdotto tramite:
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Contratti o accordi
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Regolamenti aziendali
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Iniziative volontarie
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Normative di Riferimento
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TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi): definisce il quadro normativo di servizi e strumenti di welfare.
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Art. 51, D.Lgs. n. 81/2015: stabilisce che i contratti collettivi includono anche quelli aziendali stipulati con rappresentanze sindacali e che beni e servizi di welfare possano essere erogati in natura o come rimborso senza concorso al reddito.
Vantaggi Fiscali e Contributivi per i Lavoratori
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L’art. 51 TUIR prevede che i beni e servizi di welfare non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente, in deroga al principio di omnicomprensività.
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Flexible benefits*
I flexible benefits sono pacchetti di vantaggi offerti dalle aziende che permettono ai dipendenti di personalizzare parte del proprio salario scegliendo tra diverse opzioni.
Possono includere assicurazioni sanitarie, buoni pasto, trasporti, piani pensionistici, corsi di formazione o abbonamenti sportivi.
Ogni dipendente può selezionare i benefit più utili alla propria situazione personale e familiare.
Spesso hanno anche vantaggi fiscali, riducendo le tasse rispetto a un aumento salariale tradizionale.
Consentono di aumentare il benessere e la soddisfazione dei dipendenti, migliorando motivazione e fidelizzazione.
Per l’azienda rappresentano uno strumento per attrarre e trattenere talenti in modo più efficace.
Il datore di lavoro definisce un budget o una lista di opzioni, entro cui il dipendente può scegliere.
Alcune aziende permettono di convertire parte dello stipendio in benefit, aumentando la flessibilità.
Il sistema è modulare: ogni anno o periodo può essere rivisto secondo le esigenze del dipendente.
In sintesi, i flexible benefits trasformano il pacchetto retributivo in uno strumento personalizzabile, vantaggioso e motivante.
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